L’ammaestratore di tartarughe del 1906 é il quadro più famoso della pittura nazionale turca, tanto da essere definito comunemente come la “Gioconda turca”.
Oltre la pittura orientalista di Osman Hamdi Bey, (nato nel 1842, Costantinopoli, Impero Ottomano [ora Istanbul, Tur.] – morto il 23 febbraio 1910, Costantinopoli). Fu statista ottomano, ma anche pittore ed esperto d’arte che presentò una legislazione volta a regolamentare i ritrovamenti effettuati da vari siti archeologici imprese nell’impero ottomano e impedendo il contrabbando di antichità all’estero. Hamdi Bey fondò il Museo Archeologico di Istanbul e ne divenne il direttore nel 1881. Il suo gusto e la sua energia contribuirono molto a consolidare la reputazione del museo e della sua impressionante collezione di antichità greco-romane. Tra i tesori che assicurò al museo ci sono i famosi sarcofagi greci trovati nella necropoli reale di Sidone (ora in Libano) nel 1887. Si tratta di eccezionali esempi di arte greca del V e IV secolo a.C. e sono perfettamente conservati. Il magnifico sarcofago “Alessandro” (così chiamato perché originariamente ritenuto quello di Alessandro Magno) conserva ancora tracce della sua colorazione originaria. Il resoconto dello scavo di Hamdi Bey, Une Nécropole royale à Sidon (“Una necropoli reale a Sidone”), scritto da Théodore Reinach, fu pubblicato nel 1892.
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