Parigi. Il periodo natalizio è anche l’occasione per visitare città, musei e mostre temporanee. Il Musée d’Art Moderne di Paris propone una grande retrospettiva a Nicolas de Staël (1914-1955), figura chiave della scena artistica francese del dopoguerra. Aperta fino al 21 gennaio 2024
Vent’anni dopo quella organizzata dal Centre Pompidou nel 2003, la mostra offre un nuovo sguardo al lavoro dell’artista, traendone vantaggio mostre tematiche più recenti che ne hanno evidenziato alcuni aspetti personaggi sconosciuti della sua carriera (Antibes nel 2014, Le Havre nel 2014, Aix-en-Provence nel 2018). La retrospettiva riunisce una selezione di circa 200 dipinti, disegni, incisioni e quaderni provenienti da numerose collezioni pubbliche e private, in Europa e Stati Uniti. Accanto a capolavori iconici come il Parco dei Principi, presenta raramente, se non addirittura, un corpus significativo di opere mai esposte, di cui una cinquantina esposte per la prima volta nel a Museo francese.
Organizzata in ordine cronologico, la mostra ripercorre le successive evoluzioni di l’artista, fin dai suoi primi passi figurativi e dalle sue tele scure e materiche degli anni 1940, fino ai quadri realizzati alla vigilia della sua prematura scomparsa nel 1955. Se l’essenziale della sua opera dura da una dozzina di anni, Staël non smette mai di rinnovarsi e esplorare nuove strade: il suo “inevitabile bisogno di rompere tutto quando la macchina sembra andare troppo liscio” lo ha portato a produrre un libro straordinariamente ricco e complesso, “senza estetica a priori”. Insensibile alle mode così come alle liti dei suoi tempo, il suo lavoro interrompe deliberatamente la distinzione tra astrazione e figurazione, e appare come la ricerca, condotta nell’emergenza, di un’arte sempre più densa e conciso: “la vita è così triste senza dipinti che la corro più che posso”, ha scritto. La retrospettiva ci permette di seguire passo dopo passo questa ricerca pittorica di rara intensità, in a cominciare dai viaggi giovanili e dai primi anni parigini, quindi evocando la sua installazione a Vaucluse, il suo famoso viaggio in Sicilia nel 1953 (opera in copertina) , e infine i suoi ultimi mesi ad Antibes, in un laboratorio di fronte al mare.
La vita di Staël creò subito un mito attorno alla sua arte: il suo esilio dopo la rivoluzione russa fino al suo tragico suicidio all’età di 41 anni, la vita del pittore continuò a influenzare il comprensione del suo lavoro. Senza trascurare questa dimensione mitica, la retrospettiva intende avvicinarsi il più possibile alla ricerca grafica e pittorica di Staël, per mostrare soprattutto un pittore al lavoro, sia di fronte al paesaggio che nel silenzio dello studio. Bambino esiliato che divenne viaggiatore instancabile, l’artista è affascinato dagli spettacoli del mondo e dalle loro diverse luci, sia che si confronti con il mare, con una partita di calcio, o con un frutto posato su un tavolo. Variante instancabilmente gli strumenti, le tecniche e i formati (dalla lavagna alla composizione monumentale), Staël ama “iniziare la costruzione” su più tele in parallelo, lavorando su di esse successive sovrapposizioni e alterazioni. Il disegno gioca un ruolo in questa esplorazione preponderante, una ricca selezione di opere su carta ne sottolinea il carattere sperimentale. Un estratto dal documentario Nicolas de Staël, la Peinture à vive di François Lévy-Kuentz, scritto insieme a Stéphane Lambert e Stephan Lévy-Kuentz e prodotto da Martin Laurent, Temps Noir, in coproduzione con ARTE France, sarà presentato permanentemente nelle sale espositive e trasmesso integralmente su ARTE il 24 settembre 2023. Il catalogo della mostra permette di approfondire ulteriormente la conoscenza dell’opera del pittore, grazie a testi sul suo rapporto con i maestri del passato e con il suo contemporaneo Georges Braque, o il suo rapporto con il paesaggio e la natura morta. L’opera contiene anche a intervista dei curatori ad Anne de Staël, figlia maggiore dell’artista, nonché il testo completo e inedito tratto dal “Diario degli anni di Staël” di Pierre Lecuire, scrittore, editore e amico intimo di Staël. La mostra Nicolas de Staël è organizzata dal Museo d’Arte Moderna di Parigi nel stretta collaborazione con la Fondation de l’Hermitage di Losanna, dove sarà presentato dal 9 febbraio al 9 giugno 2024.
Immagine di Copertina : Nicolas de Staël Sicilia 1954 Olio su tela 114×146 cm Museo di Grenoble © ADAGP, Parigi, 2023 © Città di Grenoble / Museo di Grenoble / foto J.-L. Lacroix