Il British Museum di Londra parte con il Masteplan per salvaguardare meglio le collezioni e migliorare la fruizione in modo sostenibile per le nuove generazioni
Il British Museum ha annunciato oggi i prossimi passi nei suoi piani per restaurare e rinnovare l’iconico sito di Bloomsbury, estenderlo a nuove sedi e garantire che la sua straordinaria collezione sia ospitata in edifici e gallerie adatti al 21° secolo. La portata, la complessità e l’importanza del Masterplan fanno sì che sarà uno dei progetti di riqualificazione culturale più significativi mai intrapresi. Oltre agli annunci di oggi, il Museo ha confermato che rimarrà aperto al pubblico durante tutta la durata dei lavori, mantenendo l’impegno fondante di mantenere la collezione sicura e accessibile al pubblico. Il completamento della prima fase del Masterplan sarà segnato dall’apertura ufficiale della nuova struttura di ricerca archeologica del British Museum il 7 giugno 2024. BM_ARC ospiterà oggetti che vanno dai chiodi della nave sepolcrale di Sutton Hoo a rari tessuti peruviani e antiche impronte digitali conservate su Plettri di corna di 5000 anni. Offre un approccio radicalmente diverso allo stoccaggio museale facilitando anche la ricerca e lo studio da parte di accademici e membri del pubblico. Oltre a questo, sono stati presentati i progetti per un nuovo Centro Energetico che vedrà l’eliminazione graduale dell’uso di combustibili fossili all’interno dell’area del Museo, sostituendoli con tecnologie a basse emissioni di carbonio. Ciò si tradurrà in un risparmio netto annuo stimato di 1.700 tonnellate di CO2 rispetto all’utilizzo attuale, consentendo al Museo di diventare più sostenibile nei prossimi anni. I finanziamenti per i piani hanno ricevuto un notevole impulso grazie al governo che si è impegnato a sostenere finanziariamente la creazione del Centro energetico.
Sono stati inoltre annunciati i piani per un concorso internazionale di architettura per la riqualificazione di circa 7.500 m2 di spazio espositivo, le cui candidature saranno aperte nella primavera del 2024
IL concorso si concentrerà sulla “Fascia Occidentale” – che attualmente ospita collezioni come l’Antico Egitto, la Grecia e Roma – e comporterà l’introduzione di architettura contemporanea e mostre di gallerie innovative, insieme alla sensibilità verso la necessità di rispettare e restaurare gli edifici storici altamente significativi e celebrati del sito. Il Museo cercherà di trovare le proposte più interessanti provenienti da tutto il mondo, con particolare attenzione alle competenze in materia di sostenibilità, sia ambientale che economica. Una nuova partnership pluriennale con BP sosterrà la futura trasformazione del Museo contribuendo con 50 milioni di sterline in 10 anni. La partnership aiuterà anche a realizzare i piani da mantenere accesso pubblico per le generazioni a venire.