Gordon Parks: Camera Portraits from the Corcoran Collection presenta circa 25 fotografie realizzate dal 1941 agli anni ’70. Provengono principalmente dalla Collezione Corcoran della National Gallery e sono presentati in collaborazione con la Gordon Parks Foundation. La mostra è visitabile dal 14 luglio 2024 al 12 gennaio 2025, nell’edificio ovest della National Gallery of Art di Washington
Celebrato per le sue rappresentazioni umanistiche e penetranti della vita e dell’esperienza americana, Gordon Parks (1912–2006) è uno dei fotografi più illustri del 20° secolo. Nei saggi fotografici pubblicati sulle riviste Life, Ebony, Vogue e Glamour, i suoi ritratti di persone comuni e personaggi famosi affrontano le questioni centrali del suo tempo: razza, povertà, diritti civili e cultura afroamericana e americana dopo la guerra mondiale.
La mostra
Gordon Parks: Camera Portraits from the Corcoran Collection esamina come questo celebre fotografo americano abbia forgiato una nuova modalità di ritrattistica dopo la seconda guerra mondiale. Unendo il desiderio di un fotografo documentarista di rappresentare i suoi soggetti dove vivevano e lavoravano con l’attenzione di un fotografo di moda per l’abbigliamento, il carattere e l’espressione, Parks è stato in grado, come scrisse nel 1948, di mostrare il “significato” degli individui “in relazione all’epoca che [essi] rappresentano”. Ha applicato questo approccio a icone americane come il pugile Muhammad Ali e il direttore d’orchestra Leonard Bernstein, nonché al leader di una banda di Harlem e a una coppia di Detroit, rivelando l’umanità e la dignità di ogni persona del secolo scorso, tra cui il contralto Marian Anderson, il musicista Duke Ellington, il poeta Langston Hughes, l’attivista Malcolm X e l’autore Richard Wright, oltre agli artisti Alexander Calder e Alberto Giacometti.