Giorgio de Chirico, nello specchio del Novecento.Warhol, Schifano, Paolini, Ghirri, Salvo, a Lugano (Repetto Gallery) fino al 16 dicembre 2023
In occasione del 45° anniversario della morte di Giorgio De Chirico. Repetto Gallery ospita, per la prima volta nel territorio ticinese, un inedito confronto tra il padre della pittura Metafisica e una selezione di importanti artisti del Novecento che, in epoche e declinazioni diverse, si sono ampiamente ispirati alla sua eredità artistica. Un percorso espositivo che raduna, tra 17 dipinti e 10 disegni, alcune delle opere storiche più significative di de Chirico, come La commedia e la tragedia, un grande olio su tela del 1926; Le cabine misteriose del 1935; Ettore e Andromaca del 1946/47; e le Piazze d’Italia, degli anni‘40 e ‘50; fino ad includere un autoritratto, varie nature morte e cavalli.
Giorgio de Chirico
La mostra, accompagnata da un testo critico di Andrea Cortellessa, ripercorre l’affascinante e poliedrico percorso creativo del Pictor Optimus che, dal periodo metafisico a quello barocco, ha lasciato tracce indelebili nel fertile terreno artistico del primo e del secondo dopoguerra.Si forma così un ricco nucleo attorno al quale orbitano alcune delle personalità più rilevanti dello scenario artistico internazionale: sono emblematiche la teatralità ripetuta delle stampe fotografiche di Andy Warhol (1928–1987),l’ammirazione per la grande pittura del passato espressa da Mario Schifano (1934–1998)con la serie degli Omaggi; la riscoperta della classicità nelle opere di Giulio Paolini (B. 1940) come Mimesi del 1975 e la serie dei collage, datati tra il2009e il 2012; i paesaggi disseminati da frammenti arcaici nelle Rovine di Salvo (1947–2015); le atmosfere sospese e rivelatrici catturate nelle fotografie di Luigi Ghirri (1943-1992), tra cuiParigi,1980 e Roma Eur, 1982.
Giulio Paolini
Celebri seguaci che, suggestionati dalla magnetica visionarietà del suo immaginario, ne rielaborarono gli archetipi in opere tese tra sospensioni, simbologie oniriche e immagini allegoriche, diventando custodi eterni dell’eredità dechirichiana. La mostra è un’occasione unica per ammirare opere di grande livello artistico a lungo nascoste nelle collezioni private, disegna un panorama di incontri ed ispirazioni che talvolta esplicite, altre fantasmatiche testimoniano il poliedrico ingegno del Pictor Optimus e la sua enigmatica visione del mondo, animata da quella cultura composita ed eterogenea radicata nelle sue natali e nella sua attitudine cosmopolita. Un viaggio che esplora tutto il suo immaginario, popolato da rovine disabitate, alte ciminiere e portici ombrosi, alienanti ma profondamente rivelatori, le cui lunghe ombre si propagano perpetuamente nella storia, nel quale il passato rinnova continuamente il suo incontro con il presente.In occasione dell’evento, in data 21 ottobre avremo il piacere di presentare il libroGiorgio de Chirico. Scritti 1910-1978 (La Nave di Teseo editore, Milano, 2023) a cura di Andrea Cortellessa, critico letterario e storico della letteratura italiano, professore associato presso il corso di laurea in Comunicazione dell’Università degli Studi Roma Tre.
Salvo