L’evento segna l’iniziativa UNESCO-UE per dare potere ai rifugiati siriani e alle comunità ospitanti attraverso la conservazione culturale
Il progetto, intitolato “Sostegno ai mezzi di sussistenza attraverso lo sviluppo del patrimonio culturale”, è stato finanziato dal Fondo fiduciario regionale dell’UE in risposta alla crisi siriana, nota anche come “Madad”, riflettendo il suo obiettivo di sostenere e rafforzare le comunità colpite dal conflitto siriano.
Attraverso uno sforzo di collaborazione che ha coinvolto l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), l’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) e l’Unione europea, nonché le parti interessate e i partner nazionali, sono state fornite opportunità di lavoro a breve termine a individui vulnerabili, consentendo loro di impegnarsi in lavori di manutenzione, riabilitazione e conservazione in sei siti del patrimonio nei governatorati settentrionali di Mafraq e Irbid in Giordania, nonché in otto siti nei governatorati di Dohuk ed Erbil in Iraq, compreso il sito Patrimonio dell’Umanità della Cittadella di Erbil.
Per celebrare i risultati raggiunti, il 22 maggio si è svolto un evento conclusivo presso il Museo BELvue. L’evento sarà caratterizzato da un’accattivante mostra fotografica che presenta gli sforzi di restauro e da un’emozionante performance musicale che metterà in risalto la ricchezza culturale della regione. Questo evento sottolinea l’impegno costante dell’UNESCO e dei suoi partner nel valorizzare la cultura per lo sviluppo sostenibile e la costruzione della pace nella regione. Sottolinea l’importanza fondamentale del patrimonio culturale nel dotare le comunità colpite dalla crisi di competenze, opportunità di lavoro e mezzi di sussistenza sostenibili.